Scelta della tabella o mappa
?spiegazioni
cestino(0)
Scegliete un risultato presentato nell’elenco e cliccate sul corrispondente simbolo della tabella o della cartina.
Se volete visualizzare più di una tabella per volta, potete aggiungerle progressivamente alla lista cliccando sul simbolo raffigurante un cestino di raccolta. Potete ripetere questo procedimento fino a che avete scelto tutte le tabelle desiderate. Aprite in seguito il cestino di raccolta e scegliete la funzione "mostra tutte".
Selezionare i risultati
Attraverso il filtro potete ulteriormente restringere la lista dei risultati. Con il simbolo i
potete visualizzare informazioni supplementari.
Cliccando un’altra volta sul filtro, quest’ultimo viene eliminato.
Filtrare i risultati
Inventario
Argomento
(1)
i
Somma delle sezioni trasversali a 1,3 m di altezza (punto di misurazione del diametro a petto d'uomo [DPU]) degli alberi e degli arbusti morti (in piedi e a terra) con un DPU di almeno 12 cm secondo il metodo dell'IFN1. Nell'IFN1 sono stati rilevati solamente gli alberi morti il cui legno era ancora utilizzabile.
area
(6)
i
Proporzione dei diversi tipi di danno (ad es. vento, insetti), che hanno causato un'area danneggiata. Per determinare la proporzione vengono prese in considerazione le aree danneggiate che rappresentano almeno il 10% dell'area di interpretazione (50 × 50 m) e sulle quali - secondo le indicazioni del servizio forestale locale - è avvenuto un solo evento che le ha danneggiate. Questa variabile target permette di confrontare i risultati a partire dall'IFN3.
(9)
i
Superficie del suolo forestale con chiare tracce di veicoli per l'esbosco come trattori, esboscatrici forestali e allestitrici/raccoglitrici integrali.
(271)
i
Insieme di tutte le superfici dichiarate come bosco secondo la definizione di bosco dell'IFN. Questa definizione comprende anche gli arbusteti. La variabile target «superficie forestale» viene anche utilizzata per analizzare la superficie totale quando si tratta di distinguere tra «bosco» e «non bosco».
(12)
i
Superficie forestale suddivisa secondo le funzioni del bosco (compresa la categoria «nessuna funzione particolare»), così come determinata nel quadro della inchiesta presso il servizio forestale. Una zona boschiva può svolgere diverse funzioni forestali allo stesso tempo. Può dunque essere contata per la stima della superficie forestale di diverse funzioni del bosco.
area basimetrica
(24)
i
Somma delle sezioni trasversali a 1,3 m di altezza di tutti gli alberi arbusti vivi (in piedi e a terra) con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm.
(7)
i
Somma delle sezioni trasversali a 1,3 m di altezza (punto di misurazione del diametro a petto d'uomo [DPU]) degli alberi e degli arbusti morti (in piedi e a terra) con un DPU di almeno 12 cm.
(14)
i
Somma delle sezioni trasversali a 1,3 m di altezza (punto di misurazione del diametro a petto d'uomo [DPU]) di tutti gli alberi e arbusti vivi e morti (in piedi e a terra) a partire da 12 cm di DPU. L'area basimetrica totale corrisponde alla somma dell'area basimetrica e l'area basimetrica del legno morto.
aree di saggio in bosco
(28)
i
Anzahl der Waldprobenflächen (Plots). Die Zielgrösse darf nur mit Auswertungseinheiten verwendet werden, die im Wald oder Gebüschwald liegen wie z.B. ZWALD, GESWALD, ZGWALD34, GESWASCHUWA. Die hier vorliegende ZG-Nr. 125 stellt in der aktuell vorliegenden Definition ohne weitere statistische Hochrechnung und ohne Angabe des Standardfehlers nur die im Prinzip genau bekannte Anzahl der Waldprobenflächen dar, wobei immer nur eine einphasige Auswertung erfolgen kann. Im zugänglichen Wald kann davon ausgegangen werden, dass diese dargestellte Anzahl exakt der Anzahl der von den Feldaufnahmegruppen besuchten Probeflächen entspricht.
Auswertungseinheiten, die auch Nichtwald-Areale enthalten wie z.B. GWALD oder SCHUWA müssen mit der für diesen Zweck verfügbaren ZG-Nr. 261 ausgewertet werden. Beide Zielgrössen sind zwar bezüglich der SQL-Formel und der Ergebnisse identisch, unterscheiden sich jedoch im Namen. Grund ist, dass so eine einfachere Suche durch Internet-Benutzer im Web-Paket erreicht werden kann.
Bis und mit publiziertem Webpaket LFI4b werden die Ergebnistabellen mit der ZG-Nr. 125 immer mit einem Bezugstyp in Prozent inkl. des Standardfehlers dargestellt. Inzwischen wurde jedoch die Definition der ZG-Nr. 125 überarbeitet.
Die hier vorliegende ZG-Nr. 125 sollte daher, wenn immer möglich durch die neuere ZG-Nr. 326 ersetzt werden.
Mit dieser neueren ZG-Nr. 326 erfolgt dann immer die Angabe eines prozentualen Anteils der Waldprobenflächen inkl. statistischem Standardfehler.
Soll nicht die Anzahl der Waldprobeflächen, sondern die Anzahl der Probebäume dargestellt werden, siehe ZG-Nr. 207.
Für Hinweise zu Pro Forma Einträgen, siehe ZG-Nr. 1.
biomassa/necromassa
(9)
i
Peso secco (massa) delle ceppaie a partire da 7 cm di diametro, ossia delle parti legnose sopraterrene di alberi e arbusti sotto il taglio di abbattimento rispettivamente (nel caso di rottura naturale) sotto il punto di rottura. Una ceppaia ha un'altezza massima di 1,3 m, se è più alta viene considerata un albero morto. La massa viene determinata con l'aiuto delle densità del legno in funzione della specie e del grado di decomposizione.
(18)
i
Peso secco (massa) del legno morto in piedi e a terra, determinato sulla base delle densità del legno dipendenti dalla specie e dal grado di decomposizione per le seguenti componenti: 1) legno del fusto, ramaglia commerciabile, ramaglia fine e radici degli alberi e arbusti morti in piedi e a terra di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) senza rottura del fusto, 2) legno del fusto della parte ancora in piedi, ramaglia fine e radici degli alberi e arbusti morti in piedi di almeno 12 cm di DPU con una rottura del fusto, e 3) legno morto LIS, ossia legno morto a terra di almeno 7 cm di diametro (legno commerciabile; senza parti di legno commerciabile nei mucchi di rami) che non può essere attribuito ad alcun albero o arbusto di almeno 12 cm di DPU.
(18)
i
Peso secco (massa) del legno morto LIS, ossia di legno morto a terra di almeno 7 cm di diametro (legno commerciabile; senza parti di legno commerciabile nei mucchi di rami) che non può essere attribuito ad alcun albero o arbusto di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU). Questa massa viene determinata sulla base delle densità del legno dipendenti dalla specie e dal grado di decomposizione.
incremento
(54)
i
Aumento del volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm sopravissuti tra due inventari, il volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti che hanno superato la soglia di cavallettamento e l'aumento modellizzato del volume di legno del fusto con corteccia degli alberi e arbusti scomparsi durante la metà del periodo di inventario.
(32)
i
Aumento del volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm sopravissuti tra due inventari, il volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti che hanno superato la soglia di cavallettamento e l'aumento modellizzato del volume di legno del fusto con corteccia degli alberi e arbusti scomparsi durante la metà del periodo di inventario, dopo aver sottratto il volume della mortalità. L'incremento netto corrisponde all'incremento (incremento lordo) dopo aver sottratto il volume della mortalità.
indicatori ecologici
(3)
i
Numero di alberi e arbusti vivi in piedi a partire da 12 cm di diametro a petto d'uomo, sui quali è stato rilevato un microhabitat. Visto che un albero può presentare contemporaneamente più microhabitat, esso può contribuire al numero di fusti (vivi e in piedi) di diversi microhabitat. Vengono considerati microhabitat: corpi fruttiferi fungini; tronco ricoperto per più del 10% da muschi, licheni o edera; cavità di nidificazione di picidi; cavità poco profonda dell'albero; ampia fessura; tasca nella corteccia; fusto o branca spezzata con durame esposto; dendrotelma; tumore o cancro; cavità nei contrafforti radicali; cavità profonda dell'albero; scortecciamento a partire dalla dimensione di una mano; cima secca; flusso di resina; danni da insetti (base del tronco/tronco/fusto); rami morti >20%.
(3)
i
Numero di microhabitat sugli alberi vivi in piedi di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU). Vengono considerati microhabitat: corpi fruttiferi fungini; tronco ricoperto per più del 10% da muschi, licheni o edera; cavità di nidificazione di picidi; cavità poco profonda dell'albero; ampia fessura; tasca nella corteccia; fusto o branca spezzata con durame esposto; dendrotelma; tumore o cancro; cavità nei contrafforti radicali; cavità profonda dell'albero; scortecciamento a partire dalla dimensione di una mano; cima secca; flusso di resina; danni da insetti (base del tronco/tronco/fusto); rami morti >20%.
mortalità
(32)
i
Volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm che, tra due inventari successivi, sono morti per cause naturali (ad es. tempesta di vento o insetti) o sono scomparsi (ad es. in seguito a valanghe), ma che non sono stati utilizzati nel quadro di interventi selvicolturali. La mortalità è la somma degli alberi scomparsi naturalmente e della mortalità rimanente.
(40)
i
Volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm che sono stati utilizzati nel quadro di interventi selvicolturali, sono morti o sono scomparsi tra due inventari.
(8)
i
Volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm che sono stati utilizzati nel quadro di interventi selvicolturali, sono morti o sono scomparsi tra due inventari e che hanno l'indicazione della causa del deperimento.
numero di alberi
(56)
i
Numero di fusti di tutti gli alberi e arbusti vivi (in piedi e a terra) di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU).
(77)
i
Numero di fusti di tutti gli alberi e arbusti vivi e morti (in piedi e a terra) con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm. Il numero totale di fusti corrisponde alla somma del numero di fusti e del numero di fusti morti.
(7)
i
Numero di fusti di tutti gli alberi e arbusti vivi e morti (in piedi e a terra) a partire da 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) secondo il metodo dell'IFN1. Il numero totale di fusti IFN1 corrisponde alla somma del numero di fusti e del numero di fusti morti.
utilizzazioni
(44)
i
Volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm che sono stati utilizzati nel quadro di interventi selvicolturali tra due inventari.
(8)
i
Volume di legno del fusto senza corteccia e senza ceppaia e dei rami con corteccia di almeno 7 cm di diametro (limite del legno commerciabile) di tutti gli alberi e arbusti di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) utilizzati tra due inventari e vivi al momento dell'inventario precedente. L'utilizzazione di legno commerciabile è una stima della quantità di legno valorizzabile. Essa è la più vicina all'utilizzazione secondo la statistica forestale.
(8)
i
Volume di legno del fusto senza corteccia e senza ceppaia di almeno 7 cm di diametro (limite del legno commerciabile) di tutti gli alberi e arbusti di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) utilizzati tra due inventari e vivi al momento dell'inventario precedente.
(8)
i
Volume di legno dei rami con corteccia di almeno 7 cm di diametro (limite del legno commerciabile) di tutti gli alberi e arbusti di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) utilizzati tra due inventari e vivi al momento dell'inventario precedente.
(40)
i
Volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm che sono stati utilizzati nel quadro di interventi selvicolturali, sono morti o sono scomparsi tra due inventari.
(12)
i
Volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm che non sono stati utilizzati tra due inventari nel quadro di interventi selvicolturali pianificati, bensì in seguito a danni (ad es. tempeste, valanghe, insetti, caduta di massi). Esso viene calcolato a livello di area di saggio a partire dall'utilizzazione degli alberi campione e dalla proporzione di utilizzazioni forzate (in base alle informazioni fornite dai forestali locali).
(8)
i
Volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm che sono stati utilizzati nel quadro di interventi selvicolturali, sono morti o sono scomparsi tra due inventari e che hanno l'indicazione della causa del deperimento.
volume
(304)
i
Volume di legno del fusto con corteccia degli alberi e degli arbusti vivi (in piedi e a terra) di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU). Corrisponde al termine «growing stock» utilizzato a livello internazionale.
(18)
i
Volume di legno del fusto degli alberi e arbusti morti in piedi di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU), a cui viene dedotto il volume dei pezzi del fusto rotti, nonché il volume del legno morto a terra di almeno 7 cm di diametro (legno commerciabile) senza parti di legno commerciabile nei mucchi di rami.
(40)
i
Volume di legno del fusto senza corteccia e senza ceppaia di almeno 7 cm di diametro (limite del legno commerciabile) di tutti gli alberi e arbusti di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU), determinato attraverso le funzioni delle forme del fusto secondo Kaufmann (2001). Gli assortimenti sono stati definiti secondo l'edizione del 2010 degli usi svizzeri del commercio di legname grezzo (HG2010).
(9)
i
Volume delle ceppaie a partire da 7 cm di diametro, ossia delle parti legnose sopraterrene di alberi e arbusti sotto il taglio di abbattimento rispettivamente (nel caso di rottura naturale) sotto il punto di rottura. Una ceppaia ha un'altezza massima di 1,3 m, se è più alta viene considerata un albero morto.
(18)
i
Volume di legno morto a terra di almeno 7 cm di diametro (legno commerciabile) senza parti di legno commerciabile nei mucchi di rami.
(9)
i
Volume del legno morto a terra a partire da 7 cm di diametro (legno commerciabile), compresi i pezzi di legno commerciabile nei mucchi di rami.
(21)
i
Volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti morti (in piedi e a terra) di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU).
(3)
i
Volume di legno del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti morti (in piedi e a terra) di almeno 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) secondo il metodo dell'IFN1. Nell'IFN1 sono stati rilevati solo gli alberi morti il cui il legno era ancora utilizzabile. Inoltre, anche gli alberi vivi a terra sono stati conteggiati come legno morto.
(105)
i
Volume legnoso del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti vivi e morti (in piedi e a terra) con un diametro a petto d'uomo (DPU) di almeno 12 cm. Il volume totale di legno corrisponde alla somma della provvigione e del volume di legno morto.
(7)
i
Volume legnoso del fusto con corteccia di tutti gli alberi e arbusti vivi e morti (in piedi e a terra) a partire da 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) secondo il metodo dell'IFN1. Nell'IFN1 sono stati rilevati solamente gli alberi morti il cui legno era ancora utilizzabile. Il volume totale di legno IFN1 corrisponde alla somma della provvigione e del volume di legno morto IFN1.
Mostrare di più...
Classificazione
(1)
i
Condizioni di proprietà del bosco, caratterizzate attraverso le due classi «pubblico» e «privato». Fonte: inchiesta presso il servizio forestale (MID 365: Eigentum)
(1)
i
Stazioni di alta e bassa quota, classificate in base alle fasce vegetazionali secondo il sistema delle linee guida «Continuità nel bosco di protezione e controllo dell'efficacia» (NaiS; Frehner et al. 2005). Il limite tra alte e basse quote sul versante nord delle alpi si colloca tra le fasce «montana superiore» e «montana inferiore», a Sud delle Alpi tra le fasce «altimontana» e «montana inferiore/superiore». Le indicazioni si basano sulle fasce vegetazionali determinate da esperti (aree di saggio in bosco e accessibili dell'IFN4 sul reticolo di 1,4 km; Arge Frehner et al. 2020) e d'altro canto sulle fasce vegetazionali modellizzate per il periodo 1981-2010 (restanti aree di saggio; Zischg et al. 2021). nessuna indicazione: situato sopra il limite del bosco modellizzato da Zischg et al. e talvolta nell'area di laghi, che sono stati tagliati in modo relativamente approssimativo da Zischg et al.
(2)
i
Specie degli alberi e arbusti a partire da 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) raggruppate in due classi (conifere, latifoglie). Fonte: rilievo sul terreno (MID 50: Baumart)
(1)
i
Fasce vegetazionali secondo il sistema delle linee guida «Continuità nel bosco di protezione e controllo dell'efficacia» (NaiS; Frehner et al. 2005) in dieci classi, dove le classi «iperinsubrica», «collinare con faggio» e «montana inferiore/superiore» possono essere presenti solo a Sud delle Alpi (S), le classi «submontana», «montana inferiore», «montana superiore» solo sul versante settentrionale delle Alpi (N) e le classi «altimontana», «subalpina» e «subalpina superiore» su entrambi i versanti delle Alpi. Le indicazioni si basano sulle fasce vegetazionali determinate da esperti (aree di saggio in bosco e accessibili dell'IFN4 sul reticolo di 1,4 km; Arge Frehner et al. 2020) e d'altro canto sulle fasce vegetazionali modellizzate per il periodo 1981-2010 (restanti aree di saggio; Zischg et al. 2021). nessuna indicazione: situato sopra il limite del bosco modellizzato da Zischg et al. e talvolta nell'area di laghi, che sono stati tagliati in modo relativamente approssimativo da Zischg et al.
(1)
i
Fasce vegetazionali secondo il sistema delle linee guida «Continuità nel bosco di protezione e controllo dell'efficacia» (NaiS; Frehner et al. 2005), ridotto a sei classi. Questa variabile rappresenta una semplificazione delle fasce vegetazionali NaiS in dieci classi (NAISHSTKOMB), per cui le classi «iperinsubrica», «collinare» e «collinare con faggio» vengono riunite nella classe «iperinsubrica e collinare», mentre le fasce «montana inferiore», «montana superiore» e «montana inferiore/superiore» vengono riunite nella classe «montana inferiore e superiore». Le indicazioni si basano sulle fasce vegetazionali determinate da esperti (aree di saggio in bosco e accessibili dell'IFN4 sul reticolo di 1,4 km; Arge Frehner et al. 2020) e d'altro canto sulle fasce vegetazionali modellizzate per il periodo 1981-2010 (restanti aree di saggio; Zischg et al. 2021). nessuna indicazione: situato sopra il limite del bosco modellizzato da Zischg et al. e talvolta nell'area di laghi, che sono stati tagliati in modo relativamente approssimativo da Zischg et al.
(2)
i
Specie degli alberi e arbusti a partire da 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) raggruppate nelle 10 specie arboree o generi arborei più importanti in Svizzera («specie arboree principali») rispettivamente nelle classi «altre conifere» e «altre latifoglie» per le altre specie. Vengono considerate specie arboree principali: abete rosso (Picea spp.), abete bianco (Abies spp.), pino (Pinus sylverstris, P. nigra, P. strobus, P. mugo subsp. uncinata), larice (Larix spp.), cembro (Pinus cembra), faggio (Fagus sylvatica), acero (Acer spp.), frassino (Fraxinus spp.), quercia (Quercus spp.) e castagno (Castanea sativa). Fonte: rilievo sul terreno (MID 50: Baumart)
(2)
i
Suddivisione degli alberi e arbusti a partire da 12 cm di diametro a petto d'uomo (DPU) tra in piedi o a terra. Fonte: rilievo sul terreno (MID 58: Bemerkungen, MID 1018: Baumzustand)
Mostrare di più...
regione
(1)
i
Suddivisione regionale con i circondari forestali come unità. Questa variabile si basa sull'inchiesta presso i servizi forestali cantonali effettuata nell’inverno 2022/2023.
(1)
i
Suddivisione della Svizzera in cinque regioni (Giura, Altopiano, Prealpi, Alpi e Sud delle Alpi) che presentano condizioni di crescita e di produzione di legname relativamente omogenee. Le Regioni di produzione furono elaborate dall'Ufficio federale delle foreste molto prima del primo inventario forestale nazionale (IFN1, 1983-1985). A parte una piccola eccezione attorno al lago Lemano, i confini delle Regioni di produzione corrispondono ai confini dei comuni di allora. Al contrario dell'IFN, la statistica forestale eseguita dall'Ufficio federale di statistica non usa le Regioni di produzione, bensì le Zone forestali, i cui confini hanno un corso leggermente diverso.
(1)
i
Suddivisione della Svizzera in 14 regioni (2 nel Giura, 3 nell'Altopiano, 3 nelle Prealpi, 5 nelle Alpi e 1 per il Sud delle Alpi). Le Regioni economiche rappresentano una suddivisione delle Regioni di produzione in base a criteri economico-geografici.
(1)
i
Suddivisione della Svizzera utilizzata nell'IFN per l'analisi dei boschi di protezione. Le sei regioni dei boschi di protezione sono state formate a partire dalle regioni economiche raggruppando alcune regioni in base ad aspetti naturalistici e statistici.
(1)
i
Suddivisione regionale con i cantoni come unità. I due semicantoni di Basilea Campagna e Basilea Città sono riuniti in un unico cantone per motivi statistici.
(1)
i
Suddivisione della Svizzera in sei regioni con flora e fauna simili. Le sei regioni corrispondono alla suddivisione di base nella pubblicazione «Le regioni biogeografiche della Svizzera», edita dall'UFAM nel 2022.
Mostrare di più...
insieme analizzato
(1)
i
Bosco che sia nell'IFN1 (1983-1985) che nell'IFN2 (1993-1995), nell'IFN3 (2004-2006), nell'IFN4 (2009-2017) e nell'IFN5 (2018-2026) era coperto per meno di due terzi da arbusti ed è stato raggiunto a piedi.
reticolo
(1)
i
Sottoreticoli 1, 2, 3, 4 e 5 per il rilievo terrestre sul reticolo di campionamento con una maglia di 1,4 km (reticolo di base).
(1)
i
Reticolo di campionamento dell'IFN a maglia quadrata con una distanza di 1,4 km. Il reticolo 1,4 x 1,4 km rappresenta il reticolo terrestre comune a tutti gli inventari fin'ora eseguiti, per cui viene denominato come reticolo di base.
Mostrare di più...
Risultato della ricerca: 1 inscriptione 1 pagina
Risultato della ricerca: 1 inscriptione 1 pagina